Una casa, fuori dall'ospedale, in cui una équipe di ostetriche segue la gravidanza dall'inizio fino anche a tutto l'anno successivo al parto. Un luogo sociale, un punto di riferimento, in cui le coppie vengono accompagnate nel percorso che le porterà a conoscere loro figlio.
È l'obiettivo delle case maternità, luoghi che sono nati negli anni '70 negli Stati Uniti, a New York, e che si sono poi sviluppati in Germania e in Svizzera. In Italia è all'inizio degli anni 2000 che sono state aperte le prime le prime strutture e oggi se ne contano 11 sul territorio nazionale.
Che cos'è una casa maternità
«La casa maternità è un luogo che ha le caratteristiche abitative di una vera casa. Le norme di sicurezza e gli standard igienico-sanitari sono gli stessi di una abitazione. Non è uno studio professionale. Non è una struttura sanitaria e non è all'interno di un ospedale. Nella Casa Maternità non lavorano medici, ma solo ostetriche che accompagnano e assistono la gravidanza, il parto e il puerperio fisiologici cioè "naturali" senza interventi, farmaci o medicalizzazione».
Tutto questo, in accordo con quanto previsto nel Decreto Regione Lombardia n.16072n del 3.07.2001, par. 1.2 che dà una precisa definizione di Casa Maternità:
«Si intende per casa di maternità una struttura extraospedaliera, non medicalizzata, con le caratteristiche abitative di una casa, che offre un ambiente accogliente e famigliare per l’assistenza alla gravidanza, al parto e al puerperio fisiologici, la cui conduzione è in generale affidata ad ostetriche, figure professionali deputate per definizione alla assistenza della gravidanza, parto e puerperio fisiologici».
Nel caso di insorgenza di una patologia «si effettua sempre il trasferimento in ospedale, attraverso il servizio 118, con cui si è collegati» precisa Marta Campiotti. Generalmente, le Case Maternità non distano più di 30 minuti dall'ospedale di riferimento.
Le caratteristiche di una Casa Maternità
Sono cinque i pilastri che accomunano le diverse Case Maternità presenti sul nostro territorio:
- Assistenza personalizzata.
- Continuità della cura in tutte le fasi del percorso di maternità (gravidanza e primo anno di vita del bambino).
- Stretta relazione tra la gestante e l'ostetrica.
- Appropriatezza assistenziale.
- Organizzazione del lavoro delle ostetriche in équipe.
«Il percorso maternità, poi, segue gli standard internazionali, le linee guida assistenziali dell'Istituto Superiore della Sanità sulla gravidanza fisiologica, le Linee Guida dell'associazione Nazionale Ostetriche Parto a Domicilio e casa maternità (
www.nascereacasa.it) e quelle del
National Institute of Health and Clinical Excellence (NICE)».
Le Case Maternità in ItaliaAl momento sono 11 le strutture riconosciute dall'associazione Nazionale Culturale Ostetriche Parto a Domicilio e Casa Maternità (qui trovate la
mappa di tutte quelle presenti in Italia aggiornato a novembre 2017). «Si tratta, al momento, solo di strutture private, ma il nostro impegno è rivolto all'apertura anche di centri pubblici».
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Come funziona il percorso in Casa Maternità
«Appena si scopre di aspettare un bambino ci si può rivolgere alla struttura più vicina – spiega l'esperta – l'importante è che la comunicazione avvenga entro le 20 settimane in modo da instaurare e stringere una relazione di fiducia tra la gestante e le ostetriche, che così potranno avere anche il quadro clinico completo della gravidanza».
La gestante verrà poi seguita anche durante il
travaglio, il
parto (che possono avvenire dove la gestante preferisce: a domicilio, in casa maternità o in ospedale) e nel
post partum, fino a un anno di vita dopo la nascita del bambino.
«Ciò che distingue queste strutture è il fatto che siano dei
luoghi “sociali”, accoglienti e confortevoli. Qui non solo la donna, ma anche il papà, sono coinvolti in incontri di formazione, di benessere e sostegno, con altre coppie. La gravidanza diventa così un'esperienza sociale e non solitaria come purtroppo spesso accade ai giorni nostri».
I requisiti delle ostetricheL'
assistenza in questi centri deve essere
appropriata, ecco perché viene fatta una rigida selezione del personale: «Le ostetriche che operano nelle Case Maternità hanno una
formazione specifica nell'assistenza a domicilio. La nostra associazione organizza un corso di base, chiamato “Formazione sul campo”, e poi uno di secondo livello in cui insegniamo come trattare le emergenze impreviste, che viene ripetuto nel tempo dai tutti i soci negli anni. Tutti i professionisti poi condividono l'approccio lavorativo, che rispetta le linee guida individuate e il lavoro in rete con il 118 e l'ospedale più vicino,
senza mai improvvisare».
Quanto costa un percorso maternità«Il
costo di un percorso in Casa Maternità va dai
2-3mila euro. È una cifra che include: la reperibilità di due ostetriche per un mese in prossimità del parto; il travaglio; il parto; il post partum; e il puerperio a domicilio per 5-6 visite fino ai 40 giorni di vita del bambino».
Le detrazioni
In alcune Regioni (Marche, Lazio ed Emilia-Romagna) rimborsano circa la metà del costo; in più molte assicurazioni private rimborsano l'assistenza ostetrica di base; e poi dal 730 si può comunque detrarre il 19% del costo.
I benefici di scegliere un percorso in Casa Maternità
«L'intimità dell’ambiente domestico, accogliente e protetto, unito alla professionalità di un team di ostetriche qualificate e talvolta di altre figure, e il fatto anche che si tratti di un luogo sociale, sostengono e favoriscono la salute ed il benessere della madre, del padre e del bambino dalla gravidanza al primo anno di vita, in tutto quel lungo tempo che viene definito “percorso maternità”».
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