Secondo alcuni studi
non c’è pericolo, a patto di non esagerare: il caffè si può bere (moderatamente) anche durante la gravidanza, senza nuocere allo sviluppo del feto.
Secondo altri, invece, la caffeina avrebbe possibili conseguenze da non sottovalutare sulla salute del bambino: è il caso di una ricerca pubblicata sul
British Medical Journal, secondo cui l’assunzione di caffè da parte della future mamme potrebbe portare a un eccessivo sviluppo nella crescita dei bambini, che aumenterebbe anche rischio di obesità.
Lo studio, come riporta anche la
Cnn, è stato condotto da un gruppo di ricercatori del
Norwegian Institute of Public Health guidati dalla dottoressa Eleni Papadopoulou. Prendendo in esame circa 50mila donne incinte e i loro bambini tra il 1999 e il 2008 i ricercatori hanno riscontrato come quantità eccessive di caffeina assunte nel corso della gravidanza potessero portare a una
crescita eccessiva del bambino durante il suo primo anno di vita, e non solo: si riscontrava anche un aumento della probabilità che, nei primi otto anni di età, il bimbo fosse sovrappeso, ed aumentava anche il rischio di
obesità.
Il consumo di caffeina è stato registrato giorno per giorno dalle stesse donne che hanno partecipato all’esperimento. Le quantità di caffè in gravidanza sono state divise in quattro diversi livelli: basso (da 0 a 49 milligrammi al giorno), medio (da 50 a 199 milligrammi) alto (da 200 a 299 mg) e molto alto (più di 300 mg). Oltre al caffè sono stati considerati anche il tè nero, le bibite energizzanti, il cioccolato e alcuni tipi di dolci: in media, ad esempio, una tazza di caffè contiene tra i 100 e i 150 milligrammi di caffeina, mentre una tazza di tè nero o un bicchiere di bibite energizzanti ne contengono tra i 25 e i 50 milligrammi.
Obiettivo dello studio osservare gli effetti della caffeina sullo sviluppo fisico dei bambini poiché l’esposizione alla caffeina aumentava il rischio di sovrappeso, ha spiegato il team, e di obesità durante l’infanzia e nell’età adulta.
L’assunzione di caffeina in gravidanza è associata ad un più alto rischio di eccessiva crescita del bambino e di sovrappeso durante l’infanzia, soprattutto in età prescolare. Assumere caffeina durante la gestazione potrebbe modificare la crescita complessiva del bambino dalla nascita agli 8 anni di età. Questo studio aggiunge prove a supporto del consiglio di ridurre l’assunzione di caffeina durante la gravidanza.
La quantità di caffeina ad oggi consigliata alle donne in gravidanza non dovrebbe superare i 200 mg al giorno, che corrispondono a 2-3 tazze di caffè. “Questa indicazione- spiega Papadopolou – è basata sulle prove scientifiche degli effetti negativi della caffeina sugli esiti della gravidanza, come aborto e minore crescita fetale”: secondo i ricercatori tra le donne che hanno assunto molta caffeina durante la gravidanza c’era un aumento del 66% del rischio che il bambino possa essere in sovrappeso nel primo anno di età rispetto alle donne che ne avevano assunte quantità inferiori.
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