Vivere insieme un momento fuori dall'ordinario, in situazioni diverse, insolite e particolari. Un modo per riflettere, acquisire nuove competenze e approfondire le relazioni. È questa l'essenza del viaggio: un modo unico per stare in famiglia.
Un momento pedagogico«In passato, un evento molto importante per i membri dell'aristocrazia di tutto il mondo era il
Grand Tour: si trattava di un
viaggio in Europa che poteva durare alcuni mesi, o anche anni, e che rappresentava un
momento educativo e di
formazione fondamentale nel percorso di vita di un individuo» spiega l'antropologo
Duccio Canestrini.
Viaggiare, dunque, è importantissimo
perché stimola la capacità di pensare fuori dall'ordinario, affinando la capacità d'
improvvisare e di
affrontare gli imprevisti senza paure: «È un'occasione unica per
esporsi all'insolito ed è un momento
pedagogico, nel senso che prepara a prendere decisioni e ad affrontare le sfide che la vita ci pone davanti».
Aiuta anche nelle
relazioni, «Ci vogliono anni di esperienza per capire quando darsi e quando negarsi agli altri. E proprio il
viaggio è in grado di fornire gli strumenti utili per comprendere quando e come farlo. E se, come diceva l'artista brasiliano Vinícius de Moraes, “La vita è l'arte dell'incontro”, il viaggio ci aiuta a incontrare persone nuove, arricchendo e ampliando i nostri orizzonti».
Un'esperienza in famiglia
Viaggiare, dunque, fa bene ai
bambini ma non solo. «A
nche agli adulti ne traggono beneficio, così come le
famiglie più in generale. Nelle vacanze insieme, infatti, si creano
memorie indelebili proprio perché c'è una rottura della quotidianità, del guscio in cui ogni giorno ci rifugiamo. È la famiglia stessa a mettersi alla prova, ad esporsi al cambiamento».
Per mamme e papà è una grandissima occasione: «I bambini, infatti, vedono le cose in modo così intelligente, sorprendente e candido, che ascoltarli e viverli quando si è in vacanza insieme è una scoperta continua - prosegue l'esperto -. Ci farà vedere le cose da un'ottica completamente diversa, facendoci assaporare il tempo insieme in modo ancora più profondo e bello».
Invece di fare programmi, o scrivere diari, «date valore alla vostra vacanzaattraverso la relazione. Improvvisate insieme, seguendo i bambini nelle loro scoperte, ma anche scombinando i programmi e affidandovi all'istinto. L'errore più grande che si possa fare in vacanza è quello di stressarsi: il miglior modo per valorizzare il viaggio, invece, è quello di andare d'accordo, tenendo conto delle proprie esigenze, ma anche di quelle degli altri. Vivrete così un'esperienza unica e irripetibile che porterete sempre nel cuore».
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