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Gravidanza: la caffeina potrebbe attraversare la placenta


Di Sara De Giorgi
placenta

07 Marzo 2019
Secondo alcune ricerche di scienziati americani svolte su un modello di placenta artificiale, una piccola quantità di caffeina riuscirebbe a filtrare nella placenta materna e dunque a giungere al feto. Sono necessari però ulteriori approfondimenti per capire bene se ciò avviene anche nelle gravidanze reali.


La placenta è l’organo temporaneo che si crea nell'utero per sostenere lo sviluppo del feto durante i mesi di gestazione. Gli scambi nutrizionali e metabolici tra il sangue materno e quello fetale si svolgono proprio attraverso la placenta. Infatti, attraverso il cordone ombelicale, la placenta fornisce ossigeno e sostanze nutritive al feto e rimuove i rifiuti dal flusso sanguigno fetale. In essa avviena anche un’intensa attività di produzione ormonale e di fenomeni di natura immunologica.

Alcuni ricercatori dell'Iowa State University (USA), tra cui Nicole Hashemi, professoressa di ingegneria meccanica, hanno recentemente riprodotto un modello artificiale di placenta detto "placenta su chip", poiché non vi sono attualmente molti studi al riguardo e i modelli di placenta degli animali sono molti diversi da quella degli esseri umani.
 

Gli studiosi dell'università americana hanno poi svolto alcuni esperimenti sulla placenta su chip, analizzando soprattutto il passaggio di caffeina, che si trova non solo in alimenti e bevande, ma anche in alcuni farmaci. In generale, non si hanno dati certi sull'assunzione della caffeina in gravidanza e per questo è importante capire quanta di quella assunta dalla madre possa arrivare fino al bambino.

Gli scienziati hanno introdotto una concentrazione di caffeina di 0,25 milligrammi per millilitro - una quantità ritenuta sicura dalle linee guida statunitensi in materia di alimenti e farmaci - nel lato materno della placenta su chip per un'ora e poi hanno monitorato i cambiamenti nelle ore successive.

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Dopo sei ore e mezza, nel lato materno, il livello di caffeina ha raggiunto una concentrazione costante di caffeina di poco più di 0,1513 milligrammi per millilitro.
Invece, dopo cinque ore, sul lato del feto si è registrata una concentrazione di 0,0033 milligrammi per millimetro.

Ciò significa che una piccola quantità di caffeina è comunque riuscita a filtrare attraverso la placenta. Per gli studiosi americani saranno necessarie altre ricerche per stabilire se ciò avviene anche in una gravidanza reale.

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