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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

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Anemia in gravidanza: riconoscerla e trattarla

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Cause, sintomi, cure e possibili conseguenze (per la mamma e per il feto) dell'anemia in gravidanza, un disturbo frequente, che si manifesta nel 40% delle gravidanze L’anemia in gravidanza  colpisce il 40% delle  future mamme, ma come fai a risolvere il problema se non sai riconoscere la stessa anemia in gravidanza che può causarti gravi problemi? Niente panico, in questo articolo troverai tutte le risposte. Carne, uova, pesce, cereali e legumi  sono componenti essenziali della  dieta della futura mamma . Sono  ricchi di ferro , minerale necessario per la sintesi dell’emoglobina, la proteina responsabile del trasporto dell’ossigeno da parte dei globuli rossi. Durante l’attesa, soprattutto nel secondo e terzo trimestre, il fabbisogno di ferro della donna aumenta per compensare quello utilizzato dal feto. Se l’alimentazione non ne fornisce in quantità adeguata o le riserve dell’organismo sono già in partenza povere di questo minerale, la futura mamma rischia l’ anemia da ca

Ureaplasma

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Generalità Ureaplasma urealyticum  è un batterio particolare, appartenente alla famiglia dei micoplasmi; particolare perché le sue dimensioni sono estremamente ridotte ed è privo di parete cellulare; di conseguenza, la terapia e la stessa diagnosi sono state - specie in passato - particolarmente difficoltose. Ureoplasma urealyticum, un po' come tutti i micoplasmi, predilige e colonizza le mucose corporee; nel caso specifico, l'ureaplasma si ritrova soprattutto su quelle genitali. In questa sede, infatti, può crescere e metabolizzare l'urea con formazione di ammoniaca, da cui il nome. Infezione nell'uomo e nella donna Nell'uomo, la sua crescita incontrollata determina fastidiose infiammazioni dell' uretra  (quel condotto che convoglia l' urina  dalla  vescica  verso l'esterno). In termini medici si parla di  uretrite , a cui si aggiunge l'attributo "non gonococcica" per indicare che nella sua insorgenza non sono implicati batteri g

Agopuntura in gravidanza: disturbi addio

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Allevia molti fastidi tipici dell’attesa, dal mal di schiena al mal di testa, fino ai disturbi circolatori. Fondamentale, però, è rivolgersi solo a mani esperte e competenti L’ agopuntura in gravidanza  è una tecnica della medicina tradizionale cinese, che trova ormai larga applicazione anche in Occidente. È una terapia molto antica, che ha lo scopo di ristabilire lo stato di salute e di benessere dell’organismo alterato per una qualsiasi causa, interna o esterna. Totalmente priva di controindicazioni o effetti collaterali, l’agopuntura in gravidanza può essere una metodica  ideale nei nove mesi dell’attesa , quando si presentano dei disturbi che alterano le funzioni fisiologiche dell’organismo. Il trattamento consente di ripristinarle, senza bisogno di ricorrere ai farmaci. Anche se la terapia è basata sull’uso di aghi, rigorosamente monouso, non si deve credere che le sedute siano dolorose. Gli  aghi sono lunghi e sottili  e le sensazioni registrate possono essere diverse – u

Perché le donne in gravidanza sono più depresse oggi rispetto al passato

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Depressione in gravidanza, un fenomeno in aumento La gravidanza  è un periodo molto delicato e anche se per tante donne rappresenta  il momento più bello della vita , per altre non è così. Sono tante le donne in dolce attesa che vivono i 9 mesi con  ansia e preoccupazioni , non godendo al meglio di questo momento speciale e arrivando persino  a star male , con continui pianti e agitazione. La  depressione in gravidanza  è un fenomeno che esiste, e che secondo gli studiosi è persino in aumento rispetto al passato. Infatti oggi le  donne in dolce attesa  che vivono i 9 mesi con ansia e preoccupazione  sono molte di più rispetto al passato . Le donne in gravidanza sono più depresse oggi rispetto al passato: la ricerca dell’università di Bristol Una ricerca dell’ Università di Bristol in Inghilterra  ha verificato che le donne di oggi hanno molta più probabilità di  soffrire di ansia e depressione in gravidanza  rispetto alle loro mamme o alle loro nonne. Nel 21esimo secolo la  depr

giornoooooooooooo

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notteeeeee

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Vegane, non dimenticate la B12

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L'allarme di medici e nutrizionisti: in gravidanza, la dieta deve essere integrata con supplementi indispensabili per lo sviluppo del nascituro. Come questa vitamina Vegane, attenzione. La futura mamma che adotta questa dieta in gravidanza senza integrare i principi nutritivi carenti corre il rischio di compromettere lo sviluppo fisico e neurologico del nascituro. A lanciare l’allarme è l’ Osservatorio malattie rare , che ha segnalato un numero significativo di casi di deficit neonatale di vitamina B12 diagnosticati negli ultimi anni. E, probabilmente, legati alla diffusione del  regime alimentare vegano . “Trattandosi di una malattia molto grave, ma in molti casi anche facilmente evitabile, fare corretta informazione diventa un dovere etico”, osserva  Ilaria Ciancaleoni Bartoli , direttrice dell’Osservatorio. Ma che cos’è la carenza neonatale di vitamina B12? Quali conseguenze può avere per il bambino? E che nesso c’è con la dieta vegana? Vegane, la vitamina necessaria

NATURAL KILLER

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è uno dei meccanismi che regolano la gravidanza, quello che previene il rigetto del feto da parte della madre. Quando questo meccanismo risulta alterato, il feto viene aggredito dalle "cellule killer" e dagli anticorpi della madre, causando perlopiù un aborto. Una scoperta che apre importanti prospettive di studio e di intervento sul tema dell' aborto: è il risultato del lavoro di una équipe di ricercatori dell' Istituto Gaslini, dell' Ist e dell' Università di Genova. Alla base c' è il rompicapo che ha tormentato per anni gli scienziati: se il feto eredita metà dei propri geni dal padre, perché in gravidanza la madre non rigetta il proprio feto, che dovrebbe risultare non compatibile? Ed è invece "tollerante" verso il feto, come se accettasse un trapianto non compatibile? C' era finora qualche risposta parziale. Per esempio si sapeva che nei primi mesi di gravidanza la madre sviluppa un particolare tipo di linfociti ("treg"), in

giornoooooooooooooooooooo

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notteeeee

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L’agenda dei tuoi esami in gravidanza

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Per monitorare la salute di mamma e bebè durante la gravidanza, il ginecologo prescrive una serie di  esami in gravidanza  da svolgere senza indugio. Sono quelli indicati dal ministero della Salute e offerti gratuitamente dal servizio sanitario nazionale. Spetta poi al medico valutare, a seconda del caso, se è necessario richiedere altre indagini. Le analisi del sangue EMOCROMO Serve a verificare la concentrazione dei globuli rossi nel sangue e a diagnosticare un’eventuale anemia, che rende più vulnerabili alle infezioni e aumenta il rischio di uno scarso sviluppo del feto.  Quando farlo : all’inizio della gravidanza, tra la 28ª e la 32ª settimana e tra la 33ª e la 37ª settimana. FERRITINA Se dall’emocromo risulta un rischio di anemia, il medico può richiedere questo accertamento, che misura la quantità dei depositi di ferro accumulati nell’organismo e valutare l’opportunità di prescrivere un integratore. Quando farlo : tra la 28ª e la 32ª settimana TEST DI COOMBS INDIR

Quanto costa avere un bebè?

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Le visite mediche e gli esami in gravidanza, gli incontri per l'accompagnamento alla nascita, l'assistenza al parto, poi il latte e i pannolini… Che cosa è gratuito, che cosa no e quanto si paga in Italia L’assistenza alla gravidanza e al parto nel nostro Paese dovrebbe essere gratuita. Così prevede la legge. E i nuovi LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza pubblicati lo scorso mese di marzo sulla Gazzetta Ufficiale, elencano una serie di prestazioni sanitarie raccomandate dalle Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità che devono essere erogate gratuitamente a tutte le donne in attesa su tutto il territorio italiano. La situazione, a sette mesi di distanza, è ben diversa. Solo alcune Regioni hanno adeguato la loro offerta ai dettami dei LEA. Poche, le più virtuose, già offrivano gratuitamente esami oggi raccomandati a tutte, come il  bitest  e la misurazione della  traslucenza nucale . Altre li offrono gratuitamente sulla carta, ma di fatto hanno liste d’attesa

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