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Visualizzazione dei post da settembre, 2018

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Le persone che scoreggiano davanti al proprio partner hanno una relazione più felice e duratura

Le scoregge. Un argomento delicato, nel vero senso della parola. Quando siamo da soli, in casa, le molliamo senza problemi. Ma è quando siamo in compagnia di altre persone che diventano un problema. Se siamo tra amici, maschi, e c’è molta intimità diventa anche divertente ‘mollare’. Ma se siamo ad un appuntamento con una ragazza, una scoreggia è tra le cose da evitare assolutamente per non fare brutte figure. O no? Be’, a quanto pare non è proprio così. O meglio, non è così quando si ha una relazione duratura con una persona. Secondo ‘Elite’, infatti, scoreggiare è ‘importante’ per avere una relazione di successo. Parliamoci chiaro: sia nella vita reale che nei film quando qualcuno scoreggia ci viene da ridere. Sono esilaranti. Scoreggiare davanti al proprio partner è un’esperienza importante. Un po’ come il primo bacio. Ci sono almeno 4 buoni motivi per cui scoreggiare davanti al proprio partner fa ‘bene’ alla propria relazione. 1)      Le scoregge ci fanno sentire a nostro agio

Sindrome di Wiskott-Aldrich:

la terapia genica è efficace contro l’eczema e le infezioni gravi Autore: Francesco Fuggetta , 13 Maggio 2015 PARIGI (FRANCIA) – La sindrome di Wiskott-Aldrich è una rara malattia ereditaria da carenza di piastrine, legata al cromosoma X, che ha una prevalenza stimata di 1/250.000. È causata da mutazioni nel gene che codifica la proteina WAS (WASp), espressa nelle cellule ematopoietiche. Questa malattia, che colpisce soprattutto i maschi, provoca emorragie, infezioni gravi e ricorrenti, eczema e in alcuni pazienti reazioni autoimmuni e lo sviluppo di tumori. L’unico trattamento disponibile oggi è il trapianto di midollo osseo, che richiede un donatore compatibile ma che può provocare gravi complicazioni. Una squadra di ricercatori francesi e inglesi ha dimostrato l’efficacia della terapia genica per la sindrome di Wiskott-Aldrich. Sei bambini che sono stati trattati e seguiti per almeno 9 mesi hanno ripristinato il loro sistema immunitario e migliorato le condizioni cliniche. Questo la

7 motivi per dire grazie ai nonni

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Di Alice Dutto 26 Settembre 2018 Aiutano in casa, offrono un modello di vita diverso, coccolano i nipoti e sono un punto di riferimento in più per il bambino. Di motivi per ringraziare i nonni ce ne sono davvero tanti. Ecco i nostri sette In Italia ci sono circa 12 milioni di  nonni , figure chiave della nostra società: aiutano i figli (anche economicamente), si prendono cura della loro casa, spesso svolgendo anche mansioni domestiche, ma soprattutto badano ai nipoti. È quanto emerge dal sondaggio condotto dalla società di ricerca Ipsos per la Fondazione Korian, “I senior di oggi in Europa. Sentirsi utili per invecchiare bene”, che ci ha fatto riflettere sulle  buone ragioni per ringraziare i nonni  in vista della loro  festa , il 2 ottobre. 1. Aiutano in casa Secondo la ricerca Ipsos, il 35% dei nonni bada ai nipoti; il 25% aiuta nel disbrigo delle incombenze domestiche; e il 19% ospita i familiari durante le vacanze. Quasi la metà (circa il 40%) a

Dispositivi anti-abbandono obbligatori in auto: è legge

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Di Luisa Perego 26 Settembre 2018 Con il voto di ieri del Senato è stato approvato il disegno di legge che obbliga a installare in automobile dispositivi di sicurezza per evitare l'abbandono di minori. " L'obbligo partirà dall'estate 2019, nel frattempo, tra qualche settimana, provvederò a stanziare in legge di Bilancio le risorse necessarie a garantire un credito di imposta che aiuti le famiglie nell’acquisto del dispositivo salva bebè" ha commentato il ministro dei trasporti Toninelli Il Senato ha approvato all'unanimità il disegno di legge che obbliga a installare  dispositivi di sicurezza per  evitare l'abbandono di minori in auto . Quindi,  dopo il via libera della Camera lo scorso agosto, il ddl diventa legge. Già a metà luglio il ministro dei trasporti Danilo Toninelli aveva promesso che il ddl sarebbe diventato legge "già in autunno" con la previsione dell'obbligo di montare, sui seggiolini del

5 cose che (forse) non sai sui vaccini

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Di Valentina Murelli 26 Settembre 2018 Da quando li usiamo? Non saranno troppi i 10 obbligatori per legge? Non rischiano di indebolire il sistema immunitario? E comunque non sarebbe meglio farli dopo un test pre-vaccinale? E ancora: contano più o meno del miglioramento delle condizioni igieniche? 1. Non sono una novità! Già nell'antica Grecia si sapeva che di alcune malattie non ci si ammala in genere più di una volta. Questa consapevolezza ha portato da subito al tentativo di sviluppare rudimentali  strategie di prevenzione  contro uno dei più grandi flagelli della storia, il  vaiolo . Come racconta l'immunologo Alberto Mantovani nel libro  Immunità e vaccini , in Cina già intorno all'anno 1000 i medici della dinastia Sung facevano aspirare dal naso ai membri della famiglia imperiale croste secche delle pustole del vaiolo prelevate da persone malate, nel tentativo di proteggerli dall'infezione. 2. Servono anche quando le condizi

Come funziona il Congelamento di Embrioni (Crioconservazione)?

Nei cicli di riproduzione assistita, benchè ciò venga limitato al minimo indispensabile, talvolta è necessario congelare gli embrioni di una coppia per tentativi futuri. I requisiti che gli embrioni devono presentare per poter essere congelati sono molto rigidi poichè i processi di congelamento e scongelamento possono danneggiare gli embrioni. Tale processo non modifica, nè altera la qualità degli embrioni crioconservati. La tecnica di vetrificazione ha aumentato in modo esponenziale il numero di embrioni idonei rispetto a quelli trasferiti “in fresco”, poichè questa tecnica di congelamento è molto poco aggressiva per gli embrioni (rispetto alle antiche tecniche di congelamento lento), e ciò permette di ottenere tassi di sopravvivenza e gestazione molto alti. Il trasferimento di embrioni congelati può essere realizzato fino al limite massimo di 50 anni. Le pazienti che hanno embrioni vetrificati vengono contattate ogni due anni per confermare se vogliono continuare a conservar

Criteri per la classificazione degli embrioni

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Dalla  fecondazione  e fino al momento del  trasferimento  nell’utero materno, lo sviluppo degli embrioni è analizzato giornalmente da embriologi specializzati. Gli embrioni che si sono evolsi correttamente e si trovano in buono stato saranno selezionati per essere trasferiti. Questa valutazione avviene fondamentalmente seguendo  criteri morfologici (numero di cellule, grado di frammentazione, presenza di vacuoli…ecc) , e tenendo conto del giorno di  sviluppo embrionario  in cui si trovano. Ciononostante, esiste una gran eterogeneità a causa di innumerevoli criteri di valutazione e alla soggettività degli embriologi che studiano ogni singolo caso. L’Associazione per lo Studio della Biologia Riproduttiva (ASEBIR) ha stabilito nel 2007 una classificazione con quattro categorie all’interno delle quali si devono catalogare gli embrioni prima di essere trasferiti. Questa classificazione si basa sui risultati ottenuti dagli studi multicentrici effettuati in centri di riproduzione nazio

Trasferimento dell’embrione: è meglio trasferire allo stadio di embrioni o di blastocisti?

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 Parere degli esperti  PUBBLICATO  15 marzo 2018 [Gli articoli della sezione “ Il parere degli esperti ” riguardano alcuni fra gli argomenti più importanti e dibattuti delle rispettive aree cliniche.  Dato il livello di approfondimento raggiunto, i testi possono contenere termini e concetti molto complessi . L’utilizzo del  glossario  potrà essere di aiuto nella comprensione di questi articoli e altri contenuti del sito, più divulgativi, contribuiranno a chiarire gli argomenti trattati.] La  fecondazione  del  gamete femminile  ( ovocita ) presente nelle  ovaie  con il  gamete maschile  ( spermatozoo ) presente nel liquido seminale porta alla formazione iniziale del cosiddetto  zigote , ovvero di una cellula caratterizzata da un nuovo patrimonio genetico, frutto della fusione di quello femminile e di quello maschile. Lo zigote, crescendo grazie a una serie di divisioni cellulari, permetterà lo sviluppo di un nuovo individuo: dallo zigote si ottiene dapprima un 

Il trasferimento embrionale a blastocisti

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In un trattamento di Fecondazione in Vitro, il Suo medico Le consiglierà il giorno in cui il trasferimento Le offre le migliori possibilità di gravidanza Il trasferimento di embrioni allo stato di blastocisti è uno dei passaggi della Fecondazione in Vitro. L’ovocito viene inseminato con gli spermatozoi in laboratorio. Quando avviene la fecondazione, inizia lo sviluppo dell’embrione che darà origine al futuro bebè. La blastocisti è lo stadio raggiunto dall’embrione dopo 5 o 6 giorni di sviluppo durante il quale avviene il cosiddetto processo di divisione cellulare. La coltura degli embrioni In un ciclo di Fecondazione in Vitro, l’ovocito viene inseminato con gli spermatozoi in laboratorio. Quando avviene la fecondazione, inizia lo sviluppo dell’embrione che darà origine al futuro bebè. Questo embrione rimane nel laboratorio dai 2 ai 6 giorni, e durante questo periodo diventerà un organismo composto da varie cellule pronto ad essere impiantato nell’utero della futura mamma. Co

BLASTOCISTI

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La  blastocisti  è una fase embrionale propria dei mammiferi (corrispondente a quella di blastula negli altri animali). Si forma nelle fasi iniziali del processo di embriogenesi, con l'apparizione del blastocele. Generalmente si parla di  blastocisti  dal 4º al 14º giorno dopo la fecondazione.

acne ed endrometriosi

Descrizione L'endometriosi è una malattia che colpisce soprattutto le donne in età fertile, tra i 20 e i 40 anni, mentre compare raramente durante l'adolescenza o dopo la menopausa. Nel 30-40 per cento dei casi non dà sintomi e viene scoperta per caso, oppure si può presentare come un problema serio. Oggi un numero sempre maggiore di donne soffre di questo disturbo insidioso, che va affrontato subito con l'aiuto del ginecologo. Ecco come riconoscerlo e curarlo. Come si manifesta L'endometriosi si verifica quando l'endometrio, la mucosa che riveste internamente l'utero, cresce in una sede diversa da quella naturale. Queste isole di tessuto esterne, pur non trovandosi all'interno dell'utero, subiscono le stesse modificazioni della mucosa uterina. L'influenza degli ormoni (estrogeni e i progestinici) prodotti dalla ovaie consente il verificarsi del ciclo mestruale. Durante le varie fasi del ciclo mestruale, le cellule endometruali si ingrossano,

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