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Prolattina alta, come si cura

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31 Marzo 2015
La prolattina è un ormone prodotto dall’ipofisi che si innalza principalmente durante l’allattamento. A volte i valori possono alzarsi per altre cause, soprattutto per stress prolungati ma anche per la presenza di adenomi, e ostacolare la gravidanza. Ecco che fare.
 


La prolattina è un ormone  prodotto dall’ipofisi, una ghiandola posta alla base del cervello,  associato principalmente all’allattamento. E’ la prolattina infatti che ‘dà il via’ spontaneamente alla produzione del latte dopo il parto e continua a produrlo sotto lo stimolo della suzione del bambino.  

Perché la prolattina può aumentare anche se non si allatta. 

Può capitare che i valori di prolattina si innalzino anche al di fuori dell’allattamento. “Le cause possono essere diverse: la più frequente è uno stress prolungato nel tempo, ma l'iperprolattinemia può esser causata anche da malattie che colpiscono l’ipofisi, ad esempio per la presenza di piccoli adenomi” dice la ginecologa Rossana Sarli. 

Come ci si accorge di avere la prolattina alta. 

I segni classici dell'iperprolattinemia sono:

  •  la galattorrea, cioè la spontanea secrezione di qualche goccia di latte: si trova cioè macchiato il reggiseno di liquido biancastro/giallastro o fuoriesce qualche goccia di latte durante spremitura del capezzolo;
  •  l’amenorrea, cioè l’assenza di mestruazioni;
  • disturbi dell’ovulazione, dovuti a squilibri ormonali, che possono provocare cicli a volte corti, ad esempio di 23-24 giorni, a volte lunghi, di 40-50 giorni. 

L’iperprolattinemia può ostacolare la gravidanza o causare aborti precoci. 

Una prolattina a più alte concentrazioni, con valori superiori a 40 ng/ml, inibisce la produzione dell’ormone GnRH (un ormone che induce il rilascio di gonadotropine) che a sua volta  impedisce all’ipofisi di produrre gli ormoni LH (ormone luteinizzante) e FSH (ormone follicolostimolante) in modo normale. “Tutte queste alterazioni ormonali compromettono lo sviluppo follicolare e l’ovulazione e quindi possono impedire una gravidanza; oppure, se anche si riesce a restare incinte, possono causare aborti precoci, intorno alla 5°-7° settimana, perché viene a mancare la produzione progestinica necessaria a nutrire il prodotto del concepimento nei primi tempi” spiega la ginecologa.

Come si diagnostica l’iperprolattinemia. 

Con un esame del sangue, da eseguire solitamente tra il 2-4° giorno del ciclo, con il quale si dosa la prolattina insieme al FSH e all’estradiolo. 

Come si cura la prolattina alta. 

Per regolarizzare i valori di prolattina il ginecologo prescrive una terapia orale a base di cabergolina (nome commerciale Dostinex), da assumere una volta alla settimana per un periodo che decide il medico a seconda del livello di prolattina e dei suoi effetti sul ciclo mestruale. La stessa cura viene usata qualora si trovi un adenoma ipofisario. 

A volte bastano due mesi di cura per normalizzare la prolattina e, se non vi sono altri problemi, la coppia può pensare ad una gravidanza.

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