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Il mio libro sulla nostra storia

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OMOCISTEINA E MUTAZIONI


Omocisteina, Metilazione e polimorfismo genetico MTHFR

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L'omocisteina (HCY) è un aminoacido essenziale che contiene zolfo il cui valore nel sangue dovrebbe essere compreso tra 4 e 8 umoli/litro. La condizione in cui l'HCY plasmatica supera 9 umoli/litro si ha iperomocisteinemia, un fattore di rischio cardiovascolare indipendente a quello dell'ipercolesterolemia. Se l'HCY supera 15 umoli/l viene consigliata dal medico la giornaliera assunzione di cardioaspirina per fluidificare il sangue, negli USA la soglia limite è posta a 9 umoli/l. L'accumulo di omocisteina nel sangue si correla con la presenza di mutazioni genetiche riguardanti l'enzima MTHFR (MetilTetraHidroFolatoReduttasi) e in casi di deficenza di folati (vitamina B9 in forma attiva), vitamina B12 e B6.
L'omocisteina si forma togliendo un gruppo metile (-CH3) alla metionina (MAT). La metionina si forma dell'omcisteina donandole un gruppo metile (preso dalla metilcobalabina, MeB12). Al ciclo omocisteina-metionina partecipano enzimi (MTHFR, MTRR, MTR, DHPR), vitamine del gruppo B (6, 9 e 12), minerali (zinco) e substrati in processi di metilazione (trasferimento di gruppi metile -CH3 da una molecola ad un'altra) e demetilazione. Queste sostanze collaborano tra loro determinando più o meno resistenza e suscettibilità alle tossine ambientali e ai microbi (vedi epigenetica). Da notare che dalla metionina si forma anche il SAM (S-adenosil metionina), che insieme alle altre tranferasi catalizzano più di 40 reazioni metaboliche essenziali alla vita.

L'enizma MTR catalizza lo step finale di rigenerazione della metionina dall'omocisteina. L'intera reazione prende un gruppo metile (CH3-) dal N5-Metiltetraidrofolato N5-MeTHF, trasformandolo in tetraidrofolato (THF), e lo passa alla cianocobalamina (vitamina B12) che si attiva diventando Metilcobalamina (MeB12). La vitamina B12 attivata è in possesso del gruppo metile che, sempre grazie allo stesso enzima e alla presenza di Zinco (Zn), può essere a sua volta donato all'omocisteina facendola tornare metionina.
Se un substrato o un enzima non sono correttamente presenti ci può essere un'alterazione della capacità metilante più o meno grave a seconda della combinazione di problematiche che ciascuno esprime. Avere un polimorfismo (mutazione) dell'enzima MTHFR può aumentare la frequenza degli errori con cui viene trascritto l'enzima e causare una debolezza nel ciclo omocisteina-metionina che può far sviluppare o aggravare una molteplicità di patologie del sistema cardiovascolare, del metabolismo proteico, del sistema riproduttivo, nello sviluppo dell'embrione e del neonato, dei processi cancerosi, del sistema immunitario, della pelle e molto altro. La società moderna con la sua alimentazione deficitaria colma di antinutrienti, il suo stile di vita sedentario e stressante, l'alterazione del sonno, aumenta il fabbisogno di metilazione e causa la comparsa di problemi in chi ha il deficit di metilazione.
Esiste una mutazione che incide nell'attività dell'enzima MTHFR e che quindi è correlata con alcuni malfunzionamenti del ciclo omocisteina-metionina. Questa mutazione ha un'incidenza significativa (circa il 40%) e rappresenta quindi un'oggettiva problematica. Senza una adeguata capacità di metilazione la salute viene compromessa. E' anche vero che l'epigenetica è più importante della genetica e quindi una mutazione non basta a segnare il destino di una persona, diventa pericolosa se lo stile di vita e alimentare di quella persona non bastano a sopperire al deficit genetico.
Il polimorfismo genetico dell'enzima MTHFR è associato a molte varianti, tra le quali la C677T e la A1298C. La prima è determinata dalla sostituzione dell'aminoacido Citosina (C) in Timina (T), la seconda dalla sostituzione di una Adenina (A) con una Citosina (C). La variante C677T interessa in eterozigosi (cioè quando almeno metà dell'enzima è sintentizzato correttamente) il 42-46℅ degli italiani, in omozigosi l'8-15% . Chi ha la variante A1298C riesce a mantenere un’attività enzimatica pari al 50-60% mentre i doppi eterozigoti (portatori di due mutazioni, la C677T e la A1298C) riescono a mantenerne il 50%. Se la mutazione è omozigote si è maggiormente predisposti a manifestare prima la sintomatologia.
Se si ha questo polimorfismo i valori dell'omocisteina possono elevarsi. Per elevati si intende superiori a 7, non solo a 15 come genericamente indicato nei referti di laboratori. E' quindi importante controllare l'omocisteina e se superiore a 7, eseguire lo screening genetico per la trombofilia con mutazione MTHFR per verificare l'intero profilo genetico per la trombofilia.
E' possibile avere deficit di metilazione ma avere valori di laboratorio della stessa B12 nei limiti perché certe vitamine se ne possono andare in giro nel sangue senza essere attivate e senza quindi essere usate. Tutto questo ovviamente non diminuisce affatto il rischio trombofilico.
Quando si ha una anamnesi familiare positiva a certe patologie cardiovascolari, se parenti anziani prendono anticoagulanti, se quando ci si ferisce si perde pochissimo sangue e se si assume parecchio acido alpha lipoico che consuma un maggior quantità di vitamine del gruppo B bisogna controllare con più assiduità l'omocisteina e l'acido metilmalonico (MMA).
Nelle dermatiti la positività al gene MTHFR A1298C Omozigote può inibire l' azione dell'enzima che degrada l' istamina.

Mutazione MTHFR e vaccini

E' stato dimostrato che in presenza di mutazione genetica dell'MTHFR i metalli pesanti possono influire negativamente sulla funzionalità del gene. L'MTHFR e' indispensabile al processo di metilazione per formare glutatione, sostanza necessaria per la detossificazione dell'organismo. E' stato già' dimostrato che certi metalli pesanti, quando vengono somministrati nell'organismo, riducono le capacita' dell'organismo stesso di detossificarsi. Se a questo si aggiunge una ridotta funzionalità per mutazione MTHFR, sarebbe logico aspettarsi un risultato ben peggiore. E cos'e' che contiene metalli pesanti che vengono amministrati direttamente nel muscolo e da qui nella circolazione sanguigna senza neanche passare per il filtro della barriera intestinaleo? I vaccini. Un semplice test genetico prima della vaccinazione potrebbe prevenire in alcuni casi certe patologie che compaiono inaspettate e inspiegate dopo una vaccinazione. Si attendono ormai da troppi anni studi autorevoli per dirimere questi dubbi.


E' possibile mitigare un'espressione genica sfavorevole ?


Il fatto di avere la mutazione genetica non significa necessariamente ammalarsi. Gli studi epigenetici hanno dimostrato che molti geni si possono "esprimere" in base alle condizioni ambientali in si vive, al tipo il cibo che si mangia, alle sostanze tossiche a cui ci si espone, etc. Le conseguenze della mutazione di un gene si possono manifestare in modo più o meno incisivo.
E' possibile incidere sul modo con il quale i nostri geni esplicano la loro azione che è poi quello che si riflette sulla sintomatologia che percepiamo ? Nel caso dell'iperomocisteinemia ci si chiede se esiste un determinato stile di vita, un'alimentazione e un atteggiamento mentale che aumentino l'attività dell'MTHFR nonostante le indicazione che il DNA impartisce. Sono in corso di sperimentazione integrazioni di vitamine del gruppo B. Per chi ha mutazione MTHFR può essere necessaria  l'integrazione con folati (in forma attiva) ma attenzione a non assumere acido folico (la B9 sintetica) che il fegato, che svolge l'80% di tutte le reazioni di metilazione, può far fatica a convertire in folato THF in quanto l'enzima DHFR è molto lento a svolgere questa funzione. La confusione italiana tra acido folico e folati è descritta in questo articolo. Vi sono in commercio vari formulati di integrazione. Spero che il vostro medico sappia consigliarvi per il meglio nel caso aveste effettivo bisogno di una integrazione.

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