L'approvazione della legge di bilancio a fine dicembre ha fatto sì che fossero aggiornate forme di aiuto per le famiglie e per la maternità già presenti in passato e introdotte altre del tutto nuove.
Per alcuni aiuti le modalità di partecipazione si trovano già sul portale dell’Inps, mentre nel caso di altri occorrerà aspettare l’emissione di decreti attuativi.
Scopriamo in dettaglio di che cosa stiamo parlando.
Nel frattempo è arrivato anche il tanto discusso "reddito di cittadinanza" e le pensioni a "quota cento".
Si tratta di un bonus strutturale, cioè divenuto fisso. È un contributo di 800 euro dato dall’Inps alla nascita di un bimbo o all’adozione di un minore.
A chi è rivolto il bonus
E' rivolto a tutte le madri, indipendentemente da reddito per uno dei seguenti eventi:
- compimento del settimo mese di gravidanza;
- parto, anche se antecedente all’inizio dell’ottavo mese di gravidanza;
- adozione nazionale o internazionale del minore, disposta con sentenza divenuta definitiva ai sensi della legge 4 maggio 1983, n. 184;
- affidamento preadottivo nazionale disposto con ordinanza ai sensi dell’art. 22, c. 6, l. 184/1983 o affidamento preadottivo internazionale ai sensi dell’art. 34, l. 184/1983.
Come fare domanda
La domanda va presentata all'Inps
Con l'approvazione del proprio medico, le donne in dolce attesa potranno rimanere in servizio fino al nono mese, spostando così il periodo di astensione dal lavoro di 5 mesi a dopo il parto.
È una opzione che si può scegliere se non comporta nessun rischio per la donna o per il bambino.
Si è ancora in attesa del decreto attuativo.
In che cosa consiste il congedo paternità
Il
congedo obbligatorio di paternità è stato confermato anche per il 2019 e allungato di 24 ore. I neo papà lavoratori dipendenti potranno fare
5 giorni di assenza retribuita dal lavoro e obbligatoria, chiedendo così un giorno in più facoltativo, arrivando a 6 giorni (a patto che l’ultimo ne sostituisca uno di congedo destinato alla mamma e che venga goduto entro 5 mesi dalla nascita).
A chi è rivolto il congedo
Il congedo è rivolto ai lavoratori dipendenti e chi ne ha diritto a un'indennità giornaliera a carico dell'INPS pari al 100% della retribuzione.
Come fare richiesta
Il padre dipendente deve comunicare al datore di lavoro con 15 giorni di anticipo quando vuole usufruirne. Se coincide con l'evento nascita, il preavviso si calcola in base alla
data presunta del parto.
Il
bonus asilo nido è stato confermato
e sarà portato da 1000 a
1500 euro (su base annua e usufruibile per 11 mensilità). Questo sarà dunque il contributo erogato a tutte le famiglie - che faranno richiesta - per aiutare a pagare le rette di asili nido pubblici e privati e per far assistere a casa i bambini più piccoli che hanno malattie croniche. Il bonus asilo viene erogato dall'Inps, previa presentazione della documentazione richiesta.
Il bonus mensile di 600 euro per nido e babysitter per le mamme lavoratrici che rinunciano al congedo parentale è stato abrogato.
Dal 1° gennaio 2019 non è più possibile fare richiesta e chi ha fatto domanda entro la fine dell'anno scorso, potrà usufruirne entro fine 2019.
In che cosa consiste il bonus bebè
Anche il
bonus bebè, il contributo economico per i neonati, i bambini presi in adozione o in affidamento, è confermato nell'ambito della legge di bilancio con qualche modifica. L'assegno sarà erogato soltanto per il primo anno di vita di un figlio e non più per i primi tre anni (come succedeva fino al 2017).
A quanto ammonta il bonus
Chi ha un reddito Isee pari o inferiore a 7000 euro, potrà avere 192 euro al mese. Invece, con l'Isee tra 7001 e 25000 mila euro il bonus sarà di 80 euro mensili. Per il secondo figlio sarà stabilita una maggiorazione del 20 per cento della somma base.
La domanda si presenta all'Inps.
La legge che prevede l’obbligo di installare seggiolini salvabebè sarà in vigore a luglio e il bonus diverrà presto un incentivo fiscale. Intanto, sono stati stanziati fondi per chi dovrà acquistare modelli dotati di sistemi di sicurezza. I requisiti tecnici dei dispositivi di allarme saranno definiti da un decreto successivo.
Per i genitori che nel corso del triennio 2019-2021 avranno il terzo figlio, è prevista la concessione gratuita di un terreno statale per un periodo di almeno 20 anni (lo stesso per le società costituite da giovani imprenditori agricoli che danno ai nuclei familiari una quota societaria almeno pari al 30 per cento). Nei prossimi mesi si saprà di più.
Oltre al terreno gratis, alle famiglie potrà essere erogato anche un mutuo (fino a 200.000 euro a tasso zero e di 20 anni) per l’acquisto della prima casa vicino al terreno.
La manovra finanziaria 2019 prevede lo stanziamento di 1 milione, per ogni anno del triennio 2019 – 2021, per la carta famiglia. Si tratta di una tessera che consente di avere sconti sull'acquisto di beni e servizi e riduzioni tariffarie. Per avere diritto alla carta devono esserci almeno 3 figli di età non superiore ai 26 anni.
La manovra prevede anche lo stanziamento di 100 milioni annui per le politiche destinate alle famiglie: una parte andrà ad incentivare il welfare aziendale per permettere ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti di conciliare al meglio vita privata e lavoro.
Saranno dati 5 milioni all'anno per ogni anno del triennio 2019-2021 per fare in modo che siano sostenuti i caregiver, che assistono familiari non autosufficienti.
Le aziende che adotteranno lo smart working (forma di lavoro dipendente senza vincoli orari o di spazio) dovranno dare la precedenza alle domande presentate dalle lavoratrici nei tre anni dopo il congedo di maternità e ai lavoratori che hanno figli con disabilità.
Nella serie degli accertamenti diagnostici neonatali obbligatori entrano anche quelli per la prevenzione (e cura) delle malattie neuromuscolari genetiche, delle immunodeficienze congenite severe e delle malattie da accumulo lisosomiale. Sono in arrivo 4 milioni per le spese al riguardo.
La legge di Bilancio 2019 prevede la possibilità di usufruire di un’imposta sostitutiva al 15% sui compensi derivanti dall’attività di ripetizioni e lezioni private da parte di docenti titolari di cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado in luogo dell’IRPEF e delle relative addizionali regionali e comunali.
Confermato il Bonus Cultura da 500 euro anche per coloro che, nati nel 2001, nel 2019 compiranno 18 anni. Per il 2020 invece ci potrebbero essere alcune novità.
Chi e quanto può detrarre di spese scolastiche? Come capirci qualcosa? Il 19% delle spese per la scuola dei figli sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi fino a un tetto per il 2018 di 786 euro per ogni studente. Ecco una semplice guida per orientare i genitori e chiedere le giuste detrazioni alla prossima dichiarazione dei redditi.
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