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Nausea in gravidanza: tempi, cause e rimedi


Di Angela Bisceglia Valentina Murelli
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23 Gennaio 2012 | Aggiornato il 03 Settembre 2018
Alcune donne incinte non sanno neanche cosa sia, ma tre su quattro conoscono bene quel senso di nausea, che spesso compare al mattino a stomaco vuoto, in particolare nei primi mesi. Ecco perché succede e come alleviare il fastidio.


Quando comincia, quanto dura
Ti alzi al mattino con la nausea? Sappi che sei in buona compagnia: solo una donna incinta su quattro non sperimenta questo fastidio. Tutte le altre devono farci i conti: chi più chi meno, perché l'intensità non è uguale per tutte.

Chi ne soffre, di solito comincia ad avvertire i primi sintomi prestissimo, già 7-10 giorni dopo la mancata mestruazione, e comunque prima delle 9 settimane. In genere, la nausea se ne va entro la fine del quarto mese: solo poche donne continueranno a provarla anche nei mesi più avanzati della gravidanza.

A ognuna la sua nausea
Il modo in cui si manifesta la nausea varia molto da donna a donna: per qualcuna è un fastidio leggero, per altre più intenso. Spesso colpisce al mattino, appena sveglie, quando lo stomaco è vuoto, ma in realtà non c'è una regola fissa: c'è chi la prova al pomeriggio o alla sera, chi per tutto il giorno, chi addirittura anche di notte. Sono tutte situazioni perfettamente normali.

Nella gran parte dei casi, gli attacchi di nausea si alternano con morsi della fame, consentendo tutto sommato di alimentarsi in modo sufficiente. Solo in poche donne, le stime dicono 3-30 ogni mille,  la nausea può sfociare in iperemesi, con vomito importante che impedisce alla futura mamma di alimentarsi in modo adeguato. In questi casi, può essere necessario il ricovero in ospedale, se i farmaci non funzionano e la donna non riesce a tollerare liquidi e alimenti.

Perché viene
 Ma perché viene la nausea? Le cause non sono ancora del tutto chiare. L’ipotesi che trova molto favore tra gli specialisti è che sia dovuta al forte aumento di alcuni ormoni nel primo trimestre di gravidanza: estrogeni, progesterone e soprattutto la beta hCGgonadotropina corionica.

“Che però siano proprio loro i responsabili delle nausee non è stato definitivamente accertato” evidenzia Stefano Bianchi, primario di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale San Giuseppe di Milano. “Il fatto è che la beta hCG è un ormone facilmente misurabile, che tutti conosciamo, ma nella gravidanza ci sono così tante cose che cambiano e che non sono altrettanto misurabili, che si rischia di dare questo ormone più colpe di quelle che effettivamente abbia. Quanto al progesterone, è vero che i suoi livelli aumentano, ma restano piuttosto stabili per tutta la gravidanza”.

Secondo alcune ipotesi, nausea e vomito potrebbero anche essere un meccanismo di difesa messo a punto dall'evoluzione, per tenere la donna e il suo bambino lontani da cibi potenzialmente pericolosi. Forse non è un caso che sia più frequente proprio nel primo trimestre, il periodo più delicato per lo sviluppo degli organi del bambino.

Un fastidio per la mamma, un bene per il bambino?
Quel che è certo è che la nausea non è un segnale che qualcosa stia andando storto, non interferisce con il buon andamento della gravidanza e non arreca alcun disturbo al bebè. Anzi, tutto il contrario: alcuni studi suggeriscono infatti che chi soffre di nausea ha meno probabilità di abortire rispetto a chi non ne soffre.

Strategie anti-nausea
Indipendentemente dalle cause, se soffri di nausea ti interessa una cosa sola, che passi in fretta. E dunque, come alleviare le nausee dovute al pancione? Di rimedi se ne elencano sempre tanti, ma la verità è che non c'è una ricetta universale sempre efficace: se tra le mamme girano così tanti consigli è proprio perché non si è ancora identificato quello davvero utile nella maggior parte dei casi. Insomma, bisogna armarsi di tanta pazienza e fare un po’ di tentativi, in attesa di trovare quello giusto per sé.

"Per quanto riguarda l’alimentazione, la dieta anti-nausea più efficace si potrebbe definire quella ‘del pescatore’, che consiste in pochi stratagemmi messi in atto dai pescatori per non soffrire il mal di mare” suggerisce Stefano Bianchi. E cioè: “Mangiare poco e spesso, facendo uno spuntino ogni due ore circa, dare la preferenza a cibi salati e secchi, come cracker o fette biscottate, non associare cibi solidi e liquidi (in sostanza evitare di bere in occasione dei pasti)". Anche bere acqua gassata può aiutare: "Spesso è più tollerabile di quella naturale" sostiene il ginecologo.

Inoltre, è bene evitare alcuni cibi che sono tendenzialmente associati a nausea. "Di solito sono caffè, the, succhi di frutta, e alimenti molto grassi o dai sapori forti, per esempio troppo speziati o con peperoncino” sottolinea Monica Calcagni, ginecologa a Roma e Frosinone. "Naturalmente meglio evitare, e non solo per le nausee, anche il fumo e l'alcol". Un altro consiglio riguarda la modalità di masticazione: "sempre bene masticare a lungo, per stimolare la salivazione e facilitare la digestione” dice Calcagni.


Le buone abitudini
Oltre alle strategie alimentari, anche alcune piccole abitudini possono aiutare ad alleviare la nausea. Eccone alcune:
  • Non stare troppo a lungo seduta per non comprimere lo stomaco, specie dopo mangiato.
  • Non sdraiarti a stomaco pieno.
  • Quando puoi, fai lunghe passeggiate, in luoghi dove l’aria è pulita e fresca: oltre a facilitare la digestione, aiuta a distrarsi e non pensare troppo alla nausea.
  • Evita i viaggi lunghi in macchina, così come i luoghi chiusi e affollati, dove l’aria ristagna facilmente.
  • No agli odori sgradevoli. Ovviamente l’elenco è soggettivo, ma una volta individuati gli odori che per te sono più fastidiosi, stanne alla larga!
Rimedi naturali
"Un rimedio con qualche dimostrata efficacia è lo zenzero" sottolinea Bianchi. Lo si può assumere in tisana, già pronta o facile da preparare anche a casa: basta versare acqua bollente su qualche fettina di zenzero fresco o candito. Se la nausea è molto intensa, si possono provare preparati fitoterapici a base di zenzero, ma questo solo dietro la consulenza di un medico esperto in questo tipo di rimedi.

Per quanto riguarda altri rimedi come i braccialetti anti-nausea, che agiscono secondo i principi della digitopressione, i ghiaccioli reidratanti e prodotti come citrosodina e biochetasi, gli studi condotti hanno dato risultati contrastanti e non definitivi, e lo stesso vale per psicoterapia e ipnosi. Si può provare.

"L’elenco potrebbe essere continuare, ma è difficile dire quali siano i rimedi oggettivamente efficaci e quali abbiano un effetto placebo”, commenta Bianchi.

E i farmaci?
Se la nausea, ed eventualmente il vomito, è molto intensa, qualche soluzione farmacologica c'è. Ovviamente, da assumere solo con l'indicazione e il controllo del medico. Secondo le Linee guida del Ministero della salute sulla gravidanza fisiologica, si possono utilizzare antistaminici e vitamina B6. "Anche la metoclopramide è efficace - sottolinea Bianchi - ma viene impiegata nei casi più gravi, che necessitano l'ospedalizzazione in quanto associati a significativo calo del peso”.

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