finalmente dopo 3 anni ho finito di scrivere il mio racconto che narra del percorso fatto con mia moglie , tutte le difficoltà , tutte le delusioni per poi .............................................. https://www.amazon.it/dp/B083XX4N61
Ottieni link
Facebook
Twitter
Pinterest
Email
Altre app
“CARI SOCIAL, SMETTETELA DI RICORDARMI CHE HO PERSO IL MIO BAMBINO”
Ottieni link
Facebook
Twitter
Pinterest
Email
Altre app
-
"Se siete così intelligenti da sapere che sono incinta, che ho partorito, allora siete altrettanto intelligenti da capire che il mio bambino è morto": la commovente lettera di Gillian ai colossi della tecnologia
“Care società tecnologiche, so che sapevate che ero incinta. Colpa mia, non ho saputo resistere a quegli hashtag su Instagram, #30weekspregnant e #pancione. Che stupida, ho anche cliccato una o due volte sugli annunci di Facebook che mi proponevano abiti premaman. […] Ma per favore, vi imploro: se siete così intelligenti da sapere che sono incinta, che ho partorito, allora siete altrettanto intelligenti da capire che il mio bambino è morto, e potete mostrarmi pubblicità conseguenti, o forse, dico forse, nessuna pubblicità“.
Ha fatto il giro del mondo la lettera di Gillian Brockell, video editor del Washington Post che ha pubblicato su Twitter un appello indirizzato ai colossi dei social network chiedendo di mostrare maggiore attenzione nei confronti di chi, come lei, si trova ad affrontare la perdita di un figlio durante la gravidanza.
Accordo Onu su migranti: Italia dice...
Stasera nuovo vertice con Conte e Tria
Speleologa bloccata in grotta, salva...
NBA: la tripla doppia di LeBron James...
European Film Awards, Marcello Fonte...
Schindler's List, 25 anni fa il...
Pullman partito da Genova si schianta a...
NBA Highlights: Charlotte-L.A. Lakers...
NBA Highlights: le partite della notte...
Rassegna stampa: i giornali di oggi...
Borussia Dortmund-Werder Brema 2-1
Roma, cede muro di San Lorenzo
<
>
“Sicuramente – scrive Gillian – avete visto il mio commosso ringraziamento a tutte le mie amiche che sono venute al baby shower del bambino […] e scommetto che Amazon vi ha anche comunicato la mia data presunta del parto, il 24 gennaio, quando ho creato il profilo“.
00:24
/
00:35
00:00
Next Video
Che occhi avra il tuo bimbo
00:34
×
Gesti usuali per chiunque, e a cui raramente si fa caso: i siti memorizzano le parole digitate sui motori di ricerca e predispongono di conseguenza annunci pubblicitari ad hoc anche sui social, Facebook, Instagram, Twitter e via dicendo. Si chiama, tecnicamente, “profilazione“. Cerchi su Google “case in affitto”? Stai certo che di lì a qualche minuto sulla timeline di Facebook ti compariranno pubblicità di arredamento. Vuoi prenotare un viaggio e digiti “mete low cost”? Ecco pronti su Instagram contenuti sponsorizzati su viaggi e hotel.
E quindi: aspetti un figlio? Le ricerche inerenti la gravidanza sono pressoché infinite e quotidiane. Gesti del tutto comuni tra le donne incinte, che si informano anche su internet e condividono sui social le tappe della loro gravidanza. Ma cosa succede se le cose vanno male? Cosa succede se la “dolce” attesa si interrompe bruscamente, nel peggiore dei modi? Come farlo sapere ai social, come chiedere rispetto del proprio dolore?
Non si può. I social continuano a proporre pubblicità indirizzata alla neomammache si suppone una donna incinta diventi senza dubbio alcuno, e via con immagini, post, articoli assortiti su corredini, culle, passeggini, pannolini, tiralatte e tutto l’occorrente per un neonato. Anche se il bambino non c’è più. Anche se l’ultima cosa che una donna vorrebbe è che quel lutto, già sufficientemente presente, le venisse continuamente ricordato, ovunque.
“Non mi avete anche vista googlare ‘contrazioni di Braxton-Hicks‘ e ‘il bambino non si muove’? Non avete notato i tre giorni di silenzio, inusuali per un utente ad alta frequenza come me? E poi l’annuncio con parole come ‘cuore spezzato’ e ‘problema’ e ‘nato morto‘ e le 200 emoticon tristi dei miei amici? Non è anche questo qualcosa che voi potete tracciare?
Per questo Gillian ha indirizzato ai colossi della tecnologia il suo appello perché modifichino i loro algoritmi, perché, insomma, insegnino alle loro macchine ad avere un cuore, oltre a un finissimo “fiuto” per gli affari.
Di Sveva Galassi 25 Maggio 2018 A volte la musica può comunicare meglio delle parole. E infatti molti cantanti, italiani e stranieri, hanno dedicato bellissimi e commoventi brani musicali ai propri figli. Ecco nella galleria fotografica le canzoni più belle da dedicare ai propri bambini, soprattutto se sono amanti della musica e aspiranti cantanti. Esistono molte canzoni bellissime da dedicare ai propri figli. Molti cantanti, italiani e stranieri, hanno voluto fare un omaggio ai propri bambini e celebrare un legame speciale e unico al mondo con emozionanti brani musicali che hanno fatto la storia della musica dell'ultimo secolo. Ecco quali sono le canzoni più belle, italiane e straniere. Canzoni italiane da dedicare ai figli 1. Avrai Nel 1982 nasce Giovanni: il padre Claudio Baglioni gli dedica la bellissima canzone "Avrai". 2. Fiore di maggio Fabio Concato nel 1984 scrive questa canzone dedicandola alla figlia neon
Di Angela Bisceglia Valentina Murelli 07 Luglio 2016 | Aggiornato il 16 Aprile 2018 La dermatite da pannolino (o eritema) è caratterizzata da un'infiammazione e irritazione della pelle nella regione coperta dal pannolino (sederino e area genitale). Quali sono le cause, come si cura, come si previene 1 Che cos'è la dermatite (o eritema) da pannolino La dermatite (o eritema) da pannolino è un 'infiammazione della pelle del bambino che interessa la regione coperta appunto dal pannolino, cioè il sederino e la zona genitale . Si tratta di una condizione classica, che quasi tutti i bambini sperimentano almeno una volta nei primi due anni di vita e soprattutto tra i 9 e i 12 mesi , quando stanno molto a lungo seduti. Nella forma più comune, dovuta a irritazione ( dermatite irritativa ), si manifesta con un arrossamento della pelle , che in alcuni casi appare anche leggermente gonfia e calda al tatto . L'eritema può essere limitato (appena qu
COSA E' LA SACTOSALPINGE E COSA LA PROVOCA di sunny1318 La sactosalpinge è una patologia caratterizzata dalla raccolta di liquido nella tuba, che dipende dall'occlusione degli osti tubarici, di solito in conseguenza di un'infiammazione. A causa di tale raccolta la tuba appare sovradistesa e con aspetto cistico. Il liquido può essere di vario tipologia: liquido chiaro (idrosalpinge) pus (piosalpinge) sangue (ematosalpinge) La sactosalpinge può essere acuta o cronica. Nel secondo caso può dare origine a delle aderenze che creano ostruzioni tubariche. La terapia dipende dalla gravità e può anche consistere nell'asportazione della tuba. L'idrosalpinge è dovuta generalmente a occlusione o stenosi (restringimento) delle estremità tubariche. Può dipendere da infiammazioni di vario tipo (anche in conseguenza di infezioni), che possono portare appunto occlusione e quindi ristagno di liquidi. La piosalpinge è un accumulo di pus nella cavità tubarica, consegu
Commenti
Posta un commento