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Il mio libro sulla nostra storia

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Serve sfogarsi con le amiche e amici?


Il concetto di sfogo che riguarda il liberarsi di un peso che opprime, parlando, raccontarsi e confidarsi con qualche amica o amico.
Offre certamente una sensazione di benessere,perché mitiga il dolore di una certa situazione accaduta o altro.
L’eccitazione che spesso accompagna le varie narrazioni, spesso espresse impulsivamente con sdegno, o con rabbia, oppure con felicità o con compiacimento, aiutano a liberarsi di un peso che si sente addosso o di condividere una gioia. Il racconto spesso aggrava con angoscia o genera al contrario un senso di partecipazione al piacevole evento.
Alcuni neuro-ormoni, come l’adrenalina, la dopamina sono associati a questi sfoghi e confermano il senso di liberazione.
Succede però che non sempre le amiche e amici ascoltino con rispetto e imparzialità le emozioni dell’amica.
In molte occasioni, com’è giusto che sia, aggiungono il loro parere di amiche, rivoltando l’impostazione del pensiero di colei che si sfoga.
Controbattono spesso, oppure concordano con il pensiero o le decisioni dell’amica, oppure commentano drammaticamente o molto benevolmente influenzando fortemente lo stato d’animo e il pensiero della confidente.
Ti conviene accettare oppure lasciare ( di qualunque argomento si tratti).
Alcune amiche che si sfogano e che sono influenzabili entrano in confusione.
In questi casi, cosa succede?
Le amiche e/o amici consiglieri s’identificano nella situazione raccontata dall’amica che si sfoga e trovando una certa similitudine con alcune delle personali situazioni non si accorgono di suggerire all’amica quel che vorrebbero che accadesse a loro e non si danno tanto scrupolo di offrire esattamente quel consiglio, magari a fin di bene!
Quel consiglio tuttavia, spesso non si attaglia affatto al problema dell’amica alla quale viene dato quel suggerimento. Addirittura potrebbe essere depistante. Lascia quel fidanzato! Quel consiglio potrebbe essere una indicazione poco adatta, un errore che commetterebbe quella persona che, tutto sommato, potrebbe essere contenta di quella situazione nella quale si trova, nonostante possa sognare altro e lamentarsene un poco.
Insomma a volte, non sempre, i consigli servono maggiormente a chi li elargisce e non a chi li riceve …
Il consiglio che viene dato accontenta chi si prodiga nel darlo e non può tenere conto della eventuale fragilità dell’amica e quale sia il vissuto che lei ha di una certa situazione, quale sia veramente il contesto nel quale si svolgono le  vicende ecc.
roberto.pani

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