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I polipi uterini

donnapolipi

30 Gennaio 2017
Anche detti polipi endometriali, sono addensamenti di tessuto nell’endometrio. In genere di natura benigna, possono però provocare sanguinamenti ed ostacolare il concepimento, per questo vanno quasi sempre rimossi, soprattutto se si desidera una gravidanza.


Si chiamano polipi uterini o dell'endometrio, sono in pratica delle escrescenze di tessuto che si possono trovare attaccate alla parete interna di rivestimento dell'utero - l'endometrio - e sono in genere di natura benigna. Però in alcuni, rari, casi possono evolvere in forme tumorali e comunque tendono ad ostacolare l'avvio di una gravidanza. Per questo, in genere, vanno rimossi. Nostrofiglio.it ne ha parlato con la ginecologa Rossana Sarli.

Che cosa sono i polipi dell'utero?
Anche detti politi endometriali, sono addensamenti di tessuto nell’endometrio, la mucosa che riveste la cavità dell’utero. In pratica sono delle escrescenze dovute a crescita eccessiva del tessuto endomeriale. Possono avere dimensioni variabili, da pochi millimetri ad alcuni centimetri di diametro, ed essere singoli o multipli

Perché si formano?
Si formano soprattutto in seguito ad alterazioni di tipo ormonale, in particolare quando si verifica una iperproduzione di estrogeni e una scarsa produzione di progesterone.  

Secondo i siti iformativi Medline Plus (della Us National Library of Medicine) e Mayo Clinic, alcuni fattori sembrano aumentare il rischio di sviluppare polipi endometriali. In particolare: obesità, menopausa o vicinanza alla menopausa, ipertensione, assunzione di tamoxifene, un farmaco antitumorale. 

Che sintomi danno?
In molti casi i polipi endometriali non danno alcun sintomo. In altri casi, possono provocare:
  • mestruazioni molto abbondanti;
  • mestruazioni irregolari;
  • strascico di perdite nei giorni successivi al ciclo;
  • infertilità.

Come si fa la diagnosi?
In genere, la presenza di un polipo si scopre facendo un’ecografia transvaginalesubito dopo le mestruazioni, quando di norma la cavità uterina dovrebbe essere ‘vuota’. 


I polipi possono impedire la gravidanza? 
Sì, perché possono rendere difficile non tanto il concepimento, quanto l’impianto del prodotto del concepimento, dal momento che rendono il rivestimento uterino non adeguato ad accogliere l’embrione. 

Una volta scoperti, vanno tolti?
Sarà il ginecologo a valutare caso per caso, ma va tenuto presente che i polipi non scompaiono e non si ridimensionano da soli, inoltre vi è una possibilità - calcolata intorno al 5% - di degenerazione maligna.

La rimozione avviene con un piccolo intervento in isteroscopia operativa(passando cioè attraverso la vagina e il collo uterino con una sonda ottica) ed in anestesia generale. Il materiale asportato viene poi analizzato con esame istologico per accertare che sia di natura benigna e non, invece, tumorale.

E se si scopre durate la gravidanza?
Se, nonostante il polipo, la gravidanza si è instaurata, non occorre fare nulla: le dimensioni del polipo non aumentano durante i nove mesi e non compromettono il prosieguo della gravidanza, quindi si può aspettare di ricontrollarlo dopo il parto. 

Possono riformarsi? 
Se tolto bene, un polipo non si riforma. E’ anche vero però che, se permangono le alterazioni ormonali che hanno determinato la formazione di primi polipi, la donna continua ad essere predisposta alla formazione di nuovi addensamenti, per questo sarà necessario valutare, insieme al ginecologo, se intraprendere una terapia per normalizzare i livelli 
ormonali.

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