Tutte le mamme lavoratrici dipendenti hanno diritto al
congedo di maternità obbligatorio, un periodo di 5 mesi, due precedenti alla data presunta del parto e tre successivi al lieto evento, in cui è esente dal lavoro. Ma che succede se abbiamo
una gravidanza a rischio e dobbiamo restare a casa per gran parte dei nove mesi? Si può ricevere la visita fiscale del
medico dell’Inps? Lo abbiamo chiesto all’avvocato
Emanuela Astolfi, presidente dell’associazione “
Avvocato del Cittadino”.
La domanda di interdizione a lavoro
«Se si ha una gravidanza a rischio e si sta a casa per malattia, è possibile ricevere una visita fiscale del medico dell’Inps nelle fasce orarie stabilite dalla legge: dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 se il lavoro è di natura privata; dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 se si è lavoratori pubblici», spiega la Astolfi.
Quando rispettare l’obbligo di reperibilità
Se restiamo a casa usufruendo dei giorni di malattia, l’Inps è tenuto a mandare il medico per verificare la situazione, anche se siamo in possesso di un certificato che attesti la nostra condizione. «Per l’Inps formalmente la donna è in malattia e deve rispettare l’obbligo di reperibilità». L’unico caso in cui la futura mamma può rifiutarsi di essere visitata è quando il medico si presenta dopo le fasce orarie previste dalla legge.
Ma c’è un altro caso in cui dobbiamo essere reperibili: se siamo ancora in attesa del provvedimento di interdizione anticipata dal lavoro per gravi complicanze della gravidanza o preesistenti forme morbose dalla Asl.
Bisogna prima di tutto presentarsi alla Asl con un certificato medico di gravidanza che attesti le complicanze. Sulla base di accertamenti medico-sanitari effettuati a cura del Servizio Sanitario Nazionale, la Asl emette il provvedimento entro sette giorni decorrenti dal giorno successivo a quello di ricezione della documentazione completa.
Nell’arco di questa settimana, la donna potrebbe ricevere la visita del medico dell’Inps e ha l’obbligo di reperibilità. Una volta ottenuto il periodo di maternità anticipata, la lavoratrice non più è soggetta ad alcuna visita fiscale.
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