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ANALISI PRE-IMPIANTO

Cos’è la diagnosi genetica preimpianto (PGD e PGS)

Le tecniche di diagnosi genetica preimpianto consentono di analizzare gli embrioni ottenuti da un ciclo di IVF, prima del loro trasferimento in utero, non solo in funzione di parametri morfologici e di crescita ma anche in funzione del loro corredo genetico. Tale diagnosi fornisce quindi un ulteriore criterio di scelta degli embrioni idonei all’ottenimento di una gravidanza.
Ogni coppia che desidera una famiglia spera di avere dei figli sani. Tuttavia in alcuni casi il rischio di trasmettere alla prole un disordine genetico può minare tale sogno. La diagnosi genetica preimpianto consente di esaminare il corredo genetico dell’embrione ancor prima della gravidanza. In un ciclo di IVF, questo permette il transfer preferenziale degli embrioni normali, che non saranno affetti dal disordine che riguarda uno o entrambi i genitori.
Le tecniche di diagnosi genetica preimpianto sono in grado di analizzare sia il corredo cromosomico dell’embrione nella sua interezza (screening genetico preimpianto, PGS) che disordini genetici associati a singoli geni o mutazioni riguardanti uno od entrambi i genitori e di cui si voglia scongiurare la trasmissione (diagnosi genetica preimpianto,PGD). In entrambi i casi verranno favorite le possibilità di portare a termine la gravidanza e di avere un figlio sano.

Quali sono le applicazioni della diagnosi preimpianto.

Screening Genetico Preimpianto, analisi dello stato di salute dell’embrione
Una percentuale molto cospicua degli embrioni ottenuti in ciascun ciclo di FIVET risulta essere affetta da anomalie cromosomiche (aneuploidie), cioè da un’alterazione nel numero dei cromosomi che normalmente costituisce il corredo genetico (es. sindrome di down o trisomia 21). Tale percentuale è stimata dalle più recenti pubblicazioni scientifiche attestarsi intorno al 50% fino a raggiungere l’80% in donne in età avanzata.
La maggior parte di tali anomalie cromosomiche sono incompatibili con l’impianto embrionale nell’utero materno e responsabili di eventi abortivi ricorrenti; risultano essere, quindi, fra le principali cause dell’insuccesso dei cicli di fecondazione medicalmente assistita.
L’analisi del corredo cromosomico (screening genetico preimpianto, PGS) dell’embrione prima del transfer (“valutazione dello stato di salute” previsto dall’Art. 14, comma 5, Legge 40/2004) consente di identificare eventuali anomalie, numeriche o strutturali, aumentando sensibilmente le percentuali di successo della gravidanza.
Tale analisi genetica è particolarmente consigliata nei casi di età materna avanzata, abortività ricorrente e ripetuti fallimenti di impianto.
Il nostro centro ha adottato da tempo per lo screening genetico preimpianto una tecnica molto sofisticata ed affidabile, l’Array-cgh (array-based Comparative Genomic Hybridization).
In tale tecnica il DNA ottenuto dalle cellule embrionali viene comparato con un DNA di riferimento su un supporto (array) in cui sono presenti sonde che rappresentano le diverse regioni del genoma umano; l’analisi del cariotipo mediante tale metodica consente una risoluzione ed un’accuratezza (intorno al 98%) molto elevate.
Diagnosi Genetica Preimpianto
Nel caso in cui uno od entrambi i futuri genitori siano portatori o affetti da un disordine genetico causato dal deficit o mutazione in un unico gene (malattia monogenica), quali ad esempio beta talassemia, fibrosi cistica, la diagnosi genetica preimpianto avrà lo scopo di identificare gli embrioni normali e garantirne selettivamente il transfer in utero. La PGD trova applicazione nella diagnosi di patologie autosomiche dominanti, recessive ed associate al cromosoma X (X-linked).
Ricordiamo le seguenti come patologie più frequentamente analizzate dal nostro centro nella diagnosi preimpianto. Tuttavia qualora la coppia fosse affetta da una sindrome non presente, i nostri genetisti e biologi molecolari avranno cura di sviluppare e validare il protocollo di analisi idoneo allo screening diagnostico.
  • Aciduria fumarica
  • Alagille
  • Alport
  • Anemia drepanocitica (Sickle-cell anemia)
  • Aniridia
  • Atrofia muscolare spinale
  • Beta talassemia
  • Cadasil
  • Charcot-Marie-Tooth
  • Epidermolisi bullosa
  • Distrofia miotonica
  • Distrofie muscolari di Duchenne e di Becker
  • Distrofia facio-scapolo-omerale
  • Esostosi multipla ereditaria
  • Fibrosi cistica
  • Gaucher
  • Galattosemia
  • Glucosio 6 fosfato deidrogenasi
  • Glicogenosi
  • HLA matching
  • Huntington
  • Ipocondroplasia
  • HLA matching
  • Holt Oram
  • Hunter
  • Incontinentia pigmenti
  • Marfan
  • Neurofibromatosi
  • Norrie
  • Osteogenesi imperfecta
  • Poliposi adenomatosa familiare
  • Rene policistico
  • Retinoblastoma
  • Paraplegia spastica familiare
  • Sclerosi tuberosa
  • traslocazioni
  • Von Hippel-Lindau
  • Adrenoleucodistrofia
  • X fragile
Traslocazioni cromosomiche
Nel caso in cui uno dei partner della coppia sia portatore di una traslocazione reciproca (nel caso in cui riguardi la fusione di due cromosomi non omologhi, generalmente non comporta perdita di materiale genetico) o robertsoniana (nel caso in cui riguardi uno dei cromosomi acrocentrici 13, 14, 15, 21 e 22, il portatore ha un cromosoma in meno), è molto elevato il rischio di produrre gameti con un corredo cromosomico anomalo. La diagnosi genetica preimpianto consente di identificare gli embrioni con corredo cromosomico normale o bilanciato evitando quindi gravi alterazioni cromosomiche alla nascita.

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