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Fecondazione, i trucchi per capire se sei nel centro giusto

fecondazione_centri

15 Maggio 2013
In linea di massima, esistono alcune caratteristiche che ogni centro deve possedere. Se mancano o non convincono fino in fondo, è il segnale che qualcosa non va. Ecco i consigli.


COME CAPIRE SE SIETE NEL CENTRO GIUSTOIn linea di massima, esistono alcune caratteristiche che ogni centro deve possedere. Se mancano o non convincono fino in fondo, è il segnale che qualcosa non va.
  • Dopo il primo colloquio non bisogna uscire con dubbi non chiariti: il medico deve essere paziente, esauriente e rispondere in modo chiaro a tutte le domande, anche le più ‘strane’, senza far sentire a disagio la coppia.
  • L'ambiente deve essere confortevole e dare l'impressione di una buona organizzazione.
  • Alla fine del colloquio, il centro deve fornire una documentazione con la procedura delle cure spiegata passo per passo. E’ bene aspettarsi dagli esperti una precisazione sul fatto che il protocollo verrà ‘personalizzato’ per il caso della coppia anziché applicato indiscriminatamente.
  • E' importante che ogni aspetto dell'intera procedura sia spiegato con chiarezza e in anticipo, compresi il numero di monitoraggi ecografici e esami del sangue necessari a verificare l'andamento delle cure.
  • I risultati e le percentuali di successo devono essere realistici: diffidare di chi vanta performance miracolose o cade in contraddizione, per esempio ‘rimangiandosi’ le percentuali di successo vantate sul proprio sito Internet. Secondo medie generali, il centro dovrebbe avere un tasso di gravidanze - e quindi di cicli andati a buon fine - al di sopra del 25-28%. Attenzione, però: se la fetta delle pazienti quarantenni è ampia, non è facile avere tali risultati (dopo quell’età, infatti, le percentuali di successo scendono al 10-15%). E ciò accade in molti i centri italiani, pubblici o privati. Quindi vale la pena di chiedere anche qual è l’età media delle pazienti trattate.
  • I medici e il personale devono poter dimostrare una buona esperienza nel campo dell'infertilità.
  • Dare la preferenza a un centro aperto da tempo e con un buon numero di cicli annui.
  • Bisogna aspettare che si chiariscano gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato nullo il limite alla produzione di tre embrioni e il contemporaneo impianto nell'utero della paziente stabiliti dalla Legge 40 sulla fecondazione assistita, e di conseguenza il divieto di crioconservazione degli embrioni in soprannumero. Ma in ogni caso è utile sapere se il centro è attrezzato per effettuarla.
  • Sarebbe preferibile scegliere un centro attivo anche di sabato e di domenica, così da non dover rimandare il prelievo degli ovociti o il transfer. Anche se una buona organizzazione degli interventi e delle terapie dovrebbe ovviare i problemi legati al week-end.

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