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Il mio libro sulla nostra storia

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singhiozzo del bebè nel pancione

 

Lo chiamiamo "singhiozzo del feto" perché, in effetti, di un singhiozzo ha tutte le caratteristiche. In realtà quel colpetto intermittente è il movimento dei muscoli della gabbia toracica: il bebè si sta preparando alla vita extra uterina. Così...

Finalmente un po’ di relax. Il pancione non è ancora così evidente – siamo intorno alla sedicesima settimana di gravidanza – ma una piccola pausa nell’arco della giornata è ben accetta. Giova alla futura mamma e al bebè che, a quest’epoca, comincia a farsi sentire. All’inizio sono degli ‘sfarfallii’, meglio percepibili proprio a riposo, quando la donna riesce a concentrarsi su se stessa e ad ascoltarsi. Poi diventano autentici colpetti, segno che il piccolo cresce, acquista forza, si muove. Di tanto in tanto, però, quei meravigliosi segnali di vita si fanno diversi: più leggeri e intermittenti, a volte così prolungati, anche fino a mezz’ora, da destare preoccupazione. Niente paura: si tratta di movimenti sussultori ritmici che, in genere, tendiamo a scambiare per un “singhiozzo prenatale”. O singhiozzo del feto. Impropriamente perché in realtà il feto, immerso com’è nel liquido amniotico, non può certo respirare: gli alveoli polmonari non funzionano ancora. E allora, cosa ci dà l’illusione del singhiozzo? Il movimento dei muscoli della gabbia toracica: il piccolo si sta allenando alla respirazione.


Tecnicamente accade che il bambino, proprio attraverso questo meccanismo, comincia a maturare l’epitelio tracheo-bronchiale. Ma c’è anche chi sostiene che questa sorta di “respirazione primitiva” gli consente di capire e memorizzare il movimento da fare per espellere il latte quando, una volta nato, dovesse andargli di traverso. E potrebbe anche darsi se si considera che nel pancione il feto, sussultando, impedisce al liquido amniotico di entrare nei polmoni.

La natura fa miracoli, lo sappiamo. Ma è possibile che un bimbo così piccolo sia in grado di fare tutto ciò? In realtà non è lui che decide di provare quelle tecniche che gli serviranno per la sua nuova vita. Casomai è la mamma che, mangiando troppo o facendo movimenti un po’ bruschi, ne stimola le reazioni. Al di là di tutte queste spiegazioni scientifiche, il singhiozzo del feto volgarmente detto è un bel messaggio: il bambino comunica con noi per dirci che sta bene.

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