Consulenza del prof Carlo Flamigni, medico chirurgo, libero docente in Clinica ostetrica e ginecologica, membro del Comitato Nazionale di Bioetica.
Perché avvenga la fecondazione, lo spermatozoo deve essere in grado di “nuotare” per tutta la lunghezza del tratto riproduttivo femminile e penetrare all’interno dell’ovulo (di solito nelle tube di Falloppio). L’infertilità maschile è dovuta a tre cause principali:
Come per le donne, a volte non si riesce a rilevare alcuna causa specifica di infertilità.
Problemi legati agli spermatozoi o al liquido seminale
Per fecondare l’ovocita, gli spermatozoi e lo stesso liquido seminale devono rispondere a certi criteri. Pertanto, lo spermatozoo deve possedere le seguenti caratteristiche:
una buona motilità – la capacità di sospingersi in avanti con forza
la giusta morfologia (forma) per poter penetrare la cervice superando il muco cervicale
la capacità di penetrare all’interno dell’ovulo (capacitazione).
Inoltre, deve essere disponibile sperma sufficiente a rendere possibile la fecondazione. Un uomo sarà considerato infertile (o subfertile) se è incapace di produrre liquido seminale (aspermia) oppure se questo non contiene spermatozoi (azoospermia) o se ne contiene un numero ridotto (oligospermia), oppure ancora se gli spermatozoi sono di scarsa qualità o di forma o dimensione anomala. Negli uomini subfertili o infertili coesiste spesso una combinazione di:
Bassa conta degli spermatozoi (oligospermia)
Motilità ridotta (astenospermia)
Forma anomala (teratospermia) – una condizione nota come oligo-asteno-teratospermia (OATS).
Tabella: Parametri normali per l’analisi del seme
Volume
pH
Densità
Motilità
Morfologia
|
≥ 2 ml
7.2–7.8 (leggermente alcalino; sotto 7 è acido)
≥ 20 x 10alla sesta (20 milioni) spermatozoi per ml di seme
≥ 50% spermatozoi mobili
≥ 40% spermatozoi morfologicamente nella norma
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Numero totale di spermatozoi mobili
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≥ 20 x 10alla sesta (20 milioni)
|
Il liquido seminale deve essere adeguato per qualità, quantità e pH.
Azoospermia
La completa assenza di spermatozoi produce sterilità. Può essere provocata da:
Insufficienza testicolare primaria
Ostruzione duttale
Esposizione a radiazioni o a tossine ambientali
Vasectomia
Anomalie cromosomiche come la sindrome di Klinefelter, in cui le cellule corporee contengono tutte un cromosoma X aggiuntivo – ossia XXY invece del normale XY maschile; la perdita di alcuni geni dal cromosoma Y; l’assenza di entrambe i vasi deferenti, una condizione ereditaria nota come assenza bilaterale congenita dei vasi deferenti.
Oligospermia
La fertilità è fortemente ridotta se la conta spermatica è inferiore a 20 milioni di spermatozoi per ml di liquido seminale; l’infertilità è probabile se la conta spermatica è inferiore a 5 milioni per ml.
Astenospermia
Si tratta della condizione di ridotta motilità spermatica. La fertilità richiede una motilità nella norma in almeno il 50% degli spermatozoi; se meno del 20% sono mobili, l’uomo è probabilmente infertile.
Teratospermia
Perché vi sia fertilità, almeno il 40% degli spermatozoi deve avere una forma corretta.
Altri problemi legati agli spermatozoi
Se 5 o più milioni di spermatozoi sono immaturi, ossia ancora allo stadio di spermatidi, la fertilità maschile sarà ridotta. Questi sono visibili come cellule dalla forma tondeggiante invece che dalla normale sagoma a “girino” che contraddistingue la cellula matura. Un’altra causa di infertilità è data da una scarsa attività degli enzimi contenuti nel cappuccio acrosomiale, che impedisce agli spermatozoi di penetrare la zona pellucida (la “scorza”) dell’ovulo.
Infine, se lo spermatozoo entra in diretto contatto con il sangue, può provocare risposta autoimmune nell’uomo, oppure immune nella partner (facendo sì che nella donna si sviluppino anticorpi contro gli spermatozoi di quel partner).
Il volume del liquido seminale
Il volume del liquido seminale normale emesso al momento dell’eiaculazione dovrebbe essere di almeno 2 ml. Se viene eiaculato meno di 1 ml, potrebbe essere troppo scarso per consentire allo sperma di entrare in contatto con la cervice. Un’eiaculazione superiore a 7 ml potrebbe invece diluire eccessivamente lo sperma, facendo sì che solo pochi spermatozoi raggiungano la cervice.
Viscosità
Il liquido seminale di solito si liquefa entro 30 minuti dall’eiaculazione. Se resta troppo denso, gli spermatozoi possono non riuscire a liberarsi per attraversare la cervice.
pH
Il liquido seminale nella norma dovrebbe essere neutro o leggermente alcalino (pH 7,2–8,0). Un pH che non rientri in questi parametri potrebbe essere indicativo di una qualche anomalia.
Il varicocele
Il varicocele è un’alterazione in cui si trovano vene varicose (dilatate) al di sopra dello scroto, in uno o in entrambe i testicoli, più spesso sul lato sinistro. Il varicocele si manifesta il circa il 10-15 per cento degli uomini, nella popolazione generale, e di solito non provoca fastidi, fatta eccezione per dolori occasionali. Tuttavia, secondo diversi studi, fino al 40 per cento degli uomini che si rivolgono a cliniche per la cura dell’infertilità ha sofferto di varicocele, che induce infertilità perché innalza la temperatura testicolare.
Eiaculazione retrograda
L’eiaculazione retrograda è un disturbo che colpisce meno dell’1 per cento degli uomini, che raggiungono l’orgasmo durante il rapporto sessuale, ma i muscoli che controllano l’eiaculazione non agiscono in modo coordinato, facendo sì che l’eiaculato ritorni nella vescica anziché essere rilasciato in avanti nella vagina.
Infezioni
Le infezioni possono provocare infertilità sia nell’uomo che nella donna.
La classica infezione maschile responsabile di ciò è la parotite (orecchioni) dopo la pubertà, che può causare grave deficit nella produzione di spermatozoi. Fortunatamente, l’uso esteso della vaccinazione ha fatto sensibilmente diminuire l’incidenza dell’orchite (infiammazione del testicolo) da parotite. Altre infezioni sono quelle da Chlamydia e da micoplasmi.
Un’infezione attiva può provocare la presenza nel liquido seminale di un elevato numero di globuli bianchi, che possono danneggiare gli spermatozoi in via di sviluppo. Perfino quando i segni dell’infezione attiva sono scomparsi, gli effetti a lungo termine sulla fertilità maschile permangono. Per esempio, la parotite dopo la pubertà può provocare infiammazione dei testicoli che, a sua volta, può dar luogo a infertilità permanente.
Anomalie ormonali
Come per le donne, i disturbi ormonali nell’uomo possono far insorgere problemi nella fertilità della coppia. Le anomalie della secrezione degli ormoni ipotalamici o ipofisari sono cause rare di infertilità maschile.
Le malattie della tiroide e l’iperprolattinemia (aumento della concentrazione di prolattina nel sangue) possono talora causare infertilità nell’uomo. Alti livelli di prolattina riducono la secrezione del testosterone.
Cause infrequenti di infertilità maschile
“Diversi studi hanno dimostrato che, negli ultimi 20 anni,la qualità media dello sperma nei paesi occidentali è calata” dice Carlo Flamigni. “Questo significa che in media gli uomini di oggi sono meno fertili dei loro padri e dei loro nonni”. Le ricerche si stanno concentrando sul danno ai testicoli causato da composti tossici. Si discute molto dei fattori di rischio lavorativi (per esempio, piombo, solventi organici) e dell’inquinamento ambientale (per esempio, diossine, ftalati e PCB) sugli spermatozoi. L’uso di farmaci chemioterapici o la radioterapia dell’area pelvica per il trattamento del cancro sono altri fattori che possono provocare grave oligospermia o azoospermia.
Impotenza
Sebbene l’impotenza non sia collegata di per sé ad anomalie del liquido seminale, tuttavia influisce sulla normale funzione sessuale, in quanto rende impossibile il rapporto sessuale. A parte le cause psicologiche, l’impotenza si associa anche a malattie croniche quali il diabete, a loro volta causa di una riduzione della fertilità maschile.
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