Per molto tempo riuscire a coltivare in laboratorio ovociti umani maturi e pronti per la fecondazione è sembrato un traguardo irraggiungibile, e invece il sogno è diventato realtà. Un gruppo di ricercatori dell'Università di Edimburgo ha annunciato di essere finalmente riuscito a ottenere
ovociti maturi a partire da strutture dell'ovaio in una fase di sviluppo molto primitiva.
L'annuncio, dato dalle pagine della rivista
Molecular Human Reproduction, è di quelli così importanti da poter essere definiti rivoluzionari. Sia perché effettivamente ci si lavorava, senza successo, da almeno 30 anni. Sia perché il risultato apre nuove prospettive nell'ambito della
preservazione della fertilità e dei
trattamenti per l'infertilità.
Il contesto: come funziona normalmente la produzione di ovociti
La produzione di ovociti maturi è un processo piuttosto complesso. Già alla nascita, ogni donna possiede un corredo completo di ovociti (le cellule uovo), localizzati all'interno delle sue ovaie.
Si tratta di cellule immature, racchiuse ciascuna in piccole strutture chiamate
follicoli, a loro volta immaturi. A partire dalla
pubertà, ogni mese un gruppo di follicoli - e dunque di ovociti - prosegue nel suo sviluppo, fino ad arrivare alla maturazione completa.
Il passaggio conclusivo di questa maturazione consiste in un processo chiamato meiosi che porta la cellula uovo a dimezzare il proprio numero di cromosomi: da 46 a 23. Ecco: la cellula con queste caratteristiche è finalmente pronta per la fecondazione e viene rilasciata dal follicolo nella tuba di Falloppio.
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