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Quadro clinico ed evoluzione della Sindrome di Turner
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PUBBLICATO 15 marzo 2018
La sindrome di Turner è una condizione clinica causata da alterazioni numeriche e strutturali del cromosoma X. È uno dei più comuni disordini cromosomici, presentando una prevalenza che va da 1:2500 a 1:3000 nei soggetti femminili.
Il quadro clinico è estremamente variabile; alcune delle manifestazioni cliniche della sindrome di Turner sono presenti sin dalla nascita e anche nella vita intrauterina, mentre altre sono sfumate e possono svilupparsi ed essere maggiormente evidenti nel corso del tempo.
I segni intrauterini suggestivi di questa sindrome, e che quindi dovrebbero indurre a effettuare l’indagine genetica prenatale, sono rappresentati dall’idrope fetale, da un aumento della translucenza nucale, dall’igroma cistico e dal linfedema delle mani e dei piedi; tutte espressione di alterazioni di sviluppo del sistema linfatico e cardiovascolare.
Le caratteristiche cliniche della sindrome comprendono dismorfismi facciali, alterazioni funzionali e strutturali di diversi organi e apparati, la bassa staturae il ritardo puberale. I principali dismorfismi facciali sono la presenza di piega epicantica, ossia una piega della pelle della palpebra che copre l’angolo interno dell’occhio, in uno o entrambi gli occhi, la presenza di ptosi, ossia l’abbassamento della palpebra, l’ipertelorismo, cioè un aumento della distanza tra gli occhi, lo strabismo, le orecchie prominenti e in posizione bassa, il collo palmato e largo (pterigio colli), l’attaccatura bassa dei capelli e infine la presenza di palato alto e stretto, la retrognazia e la mandibola piccola, queste ultime alterazioni responsabili della malocclusione dentaria. Oltre a questi dismorfismi, sono presenti alterazioni della conformazione del torace, che presenta un aspetto trapezoidale, ossia più largo alle spalle rispetto alle anche, con sterno concavo e pectus excavatum e la presenza di capezzoli lateralizzati. Anche gli arti presentano delle caratteristiche particolari: le braccia sono corte e presentano un'angolazione del gomito maggiorata (cubito valgo), le mani possono presentare una piega palmare singola ed sono molto frequenti la presenza del quarto metacarpo breve e la displasia delle unghie, sia delle mani sia dei piedi, ossia uno sviluppo anomalo caratterizzato da unghie con diametro stretto e inserite nelle dita con un angolo più acuto del normale che le fa rialzare. Altre caratteristiche sono rappresentate dalla presenza di nevi multipli pigmentati, di scoliosi (presente nel 10-20% dei casi) e di cifosi.
Accanto a queste alterazioni fenotipiche, nella sindrome di Turner sono descritti numerosi altri disturbi. Le bambine con tale sindrome presentano un'alta prevalenza di otite media che è il risultato di una anormale anatomia delle orecchie e della base del cranio. Le frequenti otiti medie che si riscontrano in queste pazienti, a loro volta, determinano una progressiva perdita neurosensoriale dell’udito e, se tale complicanza si sviluppa presto, potrebbe essere necessario l’utilizzo di apparecchi acustici.
Una delle complicanze più preoccupati e più pericolose nelle ragazze con sindrome di Turner è dovuta ad alterazioni del sistema cardiovascolare. I dati della letteratura dimostrano che circa l’11% delle ragazze e delle donne con sindrome di Turner presenta coartazione dell’aorta, mentre la valvola aortica bicuspide è presente nel 16% dei casi. È importante sottolineare che la coartazione aortica potrebbe non essere diagnosticata nella prima infanzia, ma la diagnosi potrebbe essere tardiva e fatta solo nella tarda adolescenza o nella vita adulta. Pertanto, nelle bambine affette da sindrome di Turner, è importante effettuare alla diagnosi una valutazione cardiologica completa che comprenda oltre la visita, anche l’esecuzione di un ECG e di un ecocardiografia; tuttavia, anche in caso di normalità è necessario prevedere un follow-up specialistico cardiologico e considerare l’esecuzione di una Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) appena la bambina cresce e diventa collaborante. La dissezione aortica rappresenta la più temibile complicanza cardiologica nelle pazienti affette da sindrome di Turner; sebbene sia un’evenienza rara, è importante che le donne con tale sindrome e con uno o più fattori di rischio, che comprendono la presenza di valvola aortica bicuspide, la coartazione o la dilatazione aortica, l’ipertensione arteriosa e la gravidanza, siano controllate attentamente al fine di identificare tempestivamente questa complicanza. Tuttavia nel 10-25% dei casi si può avere una dissezione aortica senza la presenza di fattori di rischio.
Le pazienti spesso presentano un profilo lipidico alterato e ciò determina un aumento del rischio per patologia aterogenica cardiovascolare. Quindi è importante, per una valutazione cardiologica completa, anche il monitoraggio laboratoristico dell’assetto lipidico.
Le ragazze con sindrome di Turner tipicamente hanno una normale intelligenza con un valore medio del quoziente intellettivo (QI) di 90; tuttavia potrebbero avere difficoltà sociali e psicomotorie.
Diversi studi hanno riportato un’aumentata frequenza di condizioni autoimmunitarie nella sindrome di Turner, dovute all’interazione di condizioni genetiche e ambientali. I disturbi autoimmunitari maggiormente associati sono la tiroidite di Hashimoto, che rappresenta il disturbo più frequente essendo presente nel 50% delle pazienti, la malattia celiaca, presente nel 4-6% dei casi, la colite ulcerativa, la malattia di Crohn, la psoriasi, la porpora trombocitopenica idiopatica, la vitiligine, l’artrite reumatoide giovanile e il diabete mellito insulino-dipendente. Importante è il monitoraggio laboratoristico dei parametri associati a queste complicanze (glicemia a digiuno, funzionalità tiroidea, sierologia per malattia celiaca).
Infine la sindrome di Turner è caratterizzata da scarsa crescita, con conseguente bassa statura, e da ritardo puberale. Queste condizioni rappresentano le caratteristiche peculiari e più comuni della sindrome e, spesso, rappresentano il campanello di allarme che induce i genitori d effettuare un approfondimento diagnostico.
Il sospetto di sindrome di Turner dovrebbe essere considerato in tutte le femmine che presentano un rallentamento della velocità di crescita o un ritardo puberale, oppure in presenza di caratteristiche cliniche suggestive (dismorfismi facciali, alterazioni cardiache quali coartazione dell’aorta, valvola ortica bicuspide).
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